Passare dai cubilotti ai forni di elettrici per la fusione della ghisa è la naturale evoluzione per migliorare il prodotto finale e rispettare l’ambiente.
Nel mondo della fonderia, l’evoluzione tecnologica ha spinto molte aziende a sostituire i tradizionali cubilotti con forni elettrici più moderni. Questa transizione non solo migliora la qualità del prodotto finale, ma rappresenta anche un passo significativo verso la riduzione dell’impatto ambientale dell’industria siderurgica.
La fusione della ghisa è un processo fondamentale nell’industria siderurgica, attraverso il quale, si ottengono materiali caratterizzati da grande versatilità e utilizzati in una vasta gamma di applicazioni. Il processo inizia con il caricamento di pani di ghisa di prima fusione e ferro nel forno di fusione dove il materiale viene scaldato a temperature elevate, superando i 1.300°C, per raggiungere lo stato liquido.
Durante la fusione, le eventuali impurità formano la scoria, che galleggia sulla superficie del metallo fuso e viene rimossa prima di effettuare la colata della ghisa nelle forme. Il controllo accurato della temperatura e della composizione chimica della materiale liquido è cruciale per ottenere le proprietà meccaniche desiderate della ghisa, come la resistenza alla trazione, l’allungamento, la resistenza all’usura e la capacità di sopportare alte pressioni.
Una volta completato il processo di fusione, il metallo liquido viene versato in stampi, dove si solidifica assumendo la forma desiderata. Questi componenti di ghisa trovano impiego in numerosi settori, inclusi quelli automobilistico, delle costruzioni e della produzione di macchinari, dimostrando l’importanza vitale di questo processo nella produzione industriale moderna.
Per secoli, i cubilotti sono stati la spina dorsale della produzione di ghisa, apprezzati per la loro efficacia economica e capacità di produrre grandi volumi di metallo fuso. Nonostante i loro vantaggi economici, questi forni presentano significative limitazioni, soprattutto per quanto riguarda la qualità del prodotto e l’impatto ambientale.
La possibilità di modificare l’analisi chimica del materiale liquido prima di effettuare la colata è piuttosto complicata così come il controllo della temperatura del materiale, inoltre la necessità di bruciare carbone o coke per mantenere alte temperature comporta l’emissione di grandi quantità di CO2, particolato e altri inquinanti atmosferici, posizionando i cubilotti in una luce sempre più negativa nell’era moderna della consapevolezza ambientale.
Contrastando le inefficienze dei cubilotti, i forni elettrici offrono un controllo molto più accurato della temperatura e della composizione chimica del metallo fuso. Questa precisione trasforma radicalmente la qualità del prodotto finale, migliorando le proprietà meccaniche e strutturali della ghisa. Inoltre, i forni elettrici utilizzano energia elettrica, riducendo drasticamente le emissioni di gas nocivi.
La possibilità di utilizzare energia proveniente da fonti rinnovabili aggiunge un ulteriore livello di sostenibilità, minimizzando l’impatto ambientale delle operazioni di fusione.
Numerose fonderie, specialmente in Europa e Nord America, hanno già effettuato la transizione ai forni elettrici, testimoniando miglioramenti sostanziali sia nella qualità dei prodotti che nella riduzione dei consumi energetici e delle emissioni.
La Fonderia Quaglia & Colombo è stata tra le prime fonderie italiane ad introdurre i forni elettrici nel proprio processo di produzione: all’inizio degli anni ’70 abbiamo installato un primo forno elettrico e fin dal 1974 abbiamo completamente abbandonato l’utilizzo dei cubilotti.
Questa scelta è stata fondamentale per lo sviluppo della nostra azienda: il passaggio ai forni elettrici, come tutti gli investimenti in tecnologie avanzate, non solo è stato ammortizzato nel medio-lungo termine, ma soprattutto ha contribuito a consolidare la posizione competitiva della nostra azienda nel mercato.
L’adozione dei forni elettrici non è soltanto una questione di miglioramento della qualità o di efficienza energetica, ma risponde anche all’urgente esigenza di ridurre l’impronta ecologica dell’industria siderurgica. Con il crescente focus globale sulle politiche di sostenibilità e sulle normative ambientali più stringenti, l’investimento in tecnologie meno inquinanti e più efficienti è diventato una priorità per le aziende che mirano a una produzione responsabile e orientata al futuro.
Il passaggio dai cubilotti ai forni elettrici rappresenta una transizione strategica per le fonderie che intendono non solo migliorare la qualità dei loro prodotti, ma anche promuovere un impatto ambientale positivo. In un’era dove la sostenibilità è sempre più al centro delle politiche industriali, questa evoluzione tecnologica si mostra non solo necessaria, ma inevitabile per un settore in cerca di innovazione e responsabilità ambientale.
Per approfondire i servizi di produzione e fusione ghisa della Fonderia Quaglia & Colombo di Legnano (Milano), compilare il form di contatto cliccando sul link in basso.
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